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Il mal di testa è donna: l’emicrania una malattia di genere

L’emicrania è a tutti gli effetti una malattia di genere, tanto è diffusa nel sesso femminile rispetto a quello maschile. Analizziamo le cause e i principali sintomi del mal di testa nella donna.

emicrania

Quando si tratta di mal di testa nei bambini, maschi e femmine sono colpiti in egual misura. Ma crescendo sono decisamente le donne a lamentare più spesso un attacco di emicrania.

L’emicrania predilige nettamente il sesso femminile manifestando un rapporto donna/uomo pari a 3:1.

Nella donna il mal di testa compare soprattutto dopo il menarca (in epoca prepuberale ne sono affetti invece maggiormente i maschi) raggiungendo il massimo della sua prevalenza nella quarta e quinta decade di vita, quindi nel periodo di maggiore produttività lavorativa e sociale dell’individuo.

L’emicrania segue fedelmente l’andamento delle fluttuazioni degli ormoni sessuali femminili, presentando fasi di maggiore acuzie e severità nei giorni delle mestruazioni e dell’ovulazione.

Manifesta tipicamente un miglioramento nel corso del II e III trimestre di gravidanza per poi riaffiorare in tutta la sua disabilità dopo il puerperio e l’allattamento.

La scomparsa dell’emicrania con la menopausa è tutt’altro che una regola dal momento che in 1/3 delle donne persiste in forma immodificata mentre in 1/3 manifesta al contrario un peggioramento.

Cause dell’emicrania nelle donne

Ma perché le donne sono più colpite dall’emicrania?

Gli esperti della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) hanno presentato i dati di uno studio condotto su 603 pazienti (75% donne, 25% uomini)  dal Centro Cefalee dell’Università di Padova volto a indagare i fattori di rischio del mal di testa e come questi elementi giochino ruoli diversi a seconda del tipo di cefalea di cui si soffre. 

Dai dati raccolti, i fattori scatenanti più comuni a tutte le forme di mal di testa, dall'emicrania alla cefalea di tipo tensivo, sono:

  • stress;
  • ciclo mestruale;
  • scarso sonno.

 

L’ipersensibilità agli odori

Chi soffre di emicrania, sia donne sia uomini, presenta inoltre un’accentuata sensibilità agli odori, non sopportando quelli troppo intensi durante un attacco.

 

Dei 1000 pazienti reclutati dal Centro Cefalee dell’Università di Padova, di cui 677 con emicrania senza aura, 130 con emicrania con aura e 198 con cefalea di tipo tensivo, lo studio ha evidenziato che, tra i pazienti con emicrania, il 43,9% senza aura e il 38,5% con aura ha riferito osmofobia durante gli attacchi; nessuno dei 198 pazienti con cefalea di tipo tensivo ha sofferto di questo sintomo.

 

Gli odori che disturbavano più frequentemente erano i profumi (63,9%), il cibo (55,2%) e il fumo di sigaretta (54,8%).

 

L'osmofobia era significativamente più frequente nelle donne che negli uomini.

 

Questa differenza, potrebbe essere spiegata da una maggiore sensibilità olfattiva delle donne rispetto agli uomini, dopo l'esposizione agli stessi odori.

Principali differenze tra emicrania femminile e maschile

Dati aggiornati, inoltre, sottolineano come le donne con emicrania:

  • hanno una qualità di vita peggiore rispetto a quella degli uomini che soffrono della stessa patologia;
  • sviluppano una sintomatologia peggiore;
  • perdono un maggior numero di giornate lavorative e di attività sociali/vita privata;
  • si recano più spesso al lavoro con dolore o malessere (presenteismo).

 

Il quadro che emerge dalla ricerca scientifica, da quella economica e dall’esperienza delle associazioni di pazienti e delle associazioni che seguono con particolare interesse la salute del mondo femminile in Italia,

evidenzia la mancanza di una consapevolezza sociale sulla malattia e sulle sue implicazioni.

La conseguenza di questa situazione è che le pazienti considerano l’emicrania una patologia “invisibile”.