Dolore
Avversione a luce, rumori e odori come sintomi del mal di testa
Il fastidio a luci, suoni e odori è particolarmente frequente durante un attacco di emicrania ma può comparire anche in altre forme di cefalea primaria.
Il nostro cervello funziona come un filtro che distingue gli stimoli potenzialmente “dannosi”, ma alcune forme di cefalea possono diminuire il livello di tolleranza e rendere fastidiosi anche impulsi normalmente innocui.
Soffrire di mal di testa può causare una maggiore avversione a vari stimoli sensoriali nel corso di un attacco acuto, in particolare:
- fastidio alla luce (fotofobia);
- fastidio ai rumori (fonofobia);
- fastidio agli odori (osmofobia).
Questi sintomi sono comuni e generalmente intensi nell’emicrania, ma possono essere presenti in altre cefalee primarie come la cefalea di tipo tensivo.
Emicrania e fotofobia
Il termine fotofobia è un termine improprio e non del tutto preciso, deriva da due parole greche: foto- "luce" e fobia "paura o paura di", quindi "paura della luce".
La definizione di fotofobia è una "sensibilità anormale alla luce, soprattutto degli occhi", ma più recentemente è stata aggiornata con "l'esposizione dell'occhio alla luce induce o aggrava decisamente il dolore".
La fotofobia si manifesta in più dell'80% soggetti emicranici.
Per alcuni la luce può essere addirittura un fattore scatenante l’emicrania, in particolare le luci brillanti o tremolanti come la luce del sole, il bagliore, le luci fluorescenti e gli schermi di computer a bassa risoluzione.
Per altri, la luce può amplificare il dolore: alcune persone riferiscono che il loro mal di testa si intensifica rapidamente dopo essere state esposte alla luce e che, al contrario, il dolore diminuisce dopo il passaggio in un luogo buio.
Chi soffre di emicrania sembra essere più sensibile alla luce anche in assenza dell’attacco vero e proprio, per questo motivo è consigliabile avere gli occhiali da sole sempre a portata di mano per proteggersi dalla luce diretta.
Fonofobia ed emicrania
La fonofobia può essere definita come avversione ai suoni normalmente non avversi, ovvero ai normali suoni ambientali (traffico, rumori della cucina, porte che si chiudono o anche un discorso ad alta voce) che non possono in nessun caso essere dannosi.
Questo sintomo è stato riscontrato nel 70-80% dei pazienti emicranici durante un attacco acuto. L'International Headache Society (IHS) elenca la fonofobia (insieme alla fotofobia) come uno dei criteri diagnostici dell'emicrania, sebbene non sia indicata la soglia quantitativa del sintomo.
L’osmofobia nei pazienti emicranici
L’osmofobia è una maggiore sensibilità e intolleranza a certi odori durante gli attacchi di mal di testa. Per alcuni soggetti predisposti, gli odori forti sono un fattore scatenante l’emicrania.
Uno studio recente indica che l’osmofobia colpisce l’84% dei pazienti che soffrono di emicrania con aura, il 74% dei pazienti che soffrono di emicrania senza aura e il 43,3% di quelli con cefalea di tipo tensivo.
Nel 50% dei casi analizzati, l'osmofobia è presente in tutti gli attacchi di mal di testa e inizia 30 minuti prima che si manifesti il dolore vero e proprio nel 22,7% di questi pazienti.
I dati rivelano che gli odori più offensivi sono i profumi intensi (88%), gli odori dei cibi (54,2%) e il fumo di sigaretta (62,5%).
L’osmofobia è un sintomo specifico dell’emicrania, utile nella fase di diagnosi soprattutto quando sono assenti nausea o vomito.