Cefalee primarie
Emicrania
CHE MAL DI TESTA È?
L’emicrania è una cefalea primaria che rappresenta, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la terza patologia più frequente nel mondo e la seconda più invalidante.
L’emicrania colpisce circa il 14% della popolazione mondiale e affligge prevalentemente il sesso femminile, secondo un rapporto donna/uomo pari a 3:1.
Questo tipo di mal di testa si caratterizza per la presenza di attacchi di cefalea ricorrenti con una durata compresa tra le 4 e le 72 ore.
Il dolore si localizza in modo unilaterale, cioè da un solo lato del capo, e ha generalmente carattere pulsante. L’intensità dello stesso può peggiorare con l’attività fisica e il movimento (salire le scale, abbassare il capo) fino a rendere difficoltosa l’esecuzione delle abituali attività quotidiane.
Sulla base della frequenza del disturbo è possibile distinguere l’emicrania in:
- forma episodica (fino a 14 giorni al mese);
- forma cronica (>15 giorni al mese per un periodo di tempo di almeno 3 mesi).
Il ricorso ad una terapia sintomatica con analgesici e antinfiammatori da automedicazione potrebbe dare sollievo dal dolore. Tuttavia se gli attacchi sono frequenti, invalidanti e/o resistenti alla terapia sintomatica, è opportuno rivolgersi ad uno specialista.
CAUSE
L'emicrania è considerata una patologia multifattoriale alla cui origine concorrono sia fattori ambientali che genetici.
Il cervello emicranico è un cervello sempre all’erta, ovvero è ipereccitabile ma paradossalmente ipometabolico: in sostanza, spende molta più energia di quanta ne produca. La sua caratteristica tipica è di convertire in dolore gli stimoli non dolorosi quali lo stress, le variazioni ormonali femminili, i cambi climatici, le irregolarità del ritmo sonno-veglia, il digiuno, ecc.
Durante la fase dolorosa vera e propria, tuttavia, il primo attore è il sistema trigemino-vascolare, con il rilascio di una serie di sostanze responsabili della dilatazione dei vasi meningei, dando origine alla tipica pulsatilità del dolore.
SINTOMI
I sintomi più comuni che possono presentarsi in associazione all’emicrania sono:
- nausea e/o vomito;
- ipersensibilità a luci e rumori, per cui è necessario riposare in un ambiente buio e silenzioso;
- ipersensibilità a odori.
Accanto a questi, specifici sintomi che si possono verificare prima dell’attacco di emicrania vero e proprio sono:
- stanchezza, irritabilità e depressione;
- particolare appetito per i dolci (specie per il cioccolato).
Nel 30% dei soggetti colpiti dal disturbo di emicrania, la fase dolorosa è preceduta inoltre da sintomi neurologici focali (in genere disturbi del campo visivo, alterazioni della sensibilità a un arto superiore e alla corrispondente metà del volto, difficoltà a convertire il pensiero in parole), che prendono il nome di aura e che distinguono l’emicrania nelle sue due varianti:
- emicrania con aura;
- emicrania senz'aura.
L’aura dura mediamente 20-30 minuti, dissolvendosi nel momento della comparsa della fase dolorosa.