Cefalee primarie

Cefalea di tipo tensivo

cefalea tensiva

CHE MAL DI TESTA È?

La cefalea di tipo tensivo, è la più comune tra le cefalee primarie e colpisce il 46% della popolazione mondiale.

Tra i soggetti che sono più a rischio di soffrire di questo tipo di mal di testa ci sono i bambini, anche se la fascia di età più colpita è in assoluto quella tra i 40 ei 49 anni per entrambi i sessi.

Il rapporto donne / uomini è di circa 5: 4 e aumenta quando il mal di testa diventa cronico.

La cefalea di tipo tensivo cronica è meno comune, colpisce circa il 3% della popolazione, ma rappresenta oltre la metà di coloro che soffrono di cefalea per più di 180 giorni all'anno.

CAUSE

Le cause della cefalea di tipo tensivo sono ancora incerte.

Si ritiene che la causa più probabile sia un’ipereccitazione dei neuroni afferenti dai muscoli della testa e del collo.

Tutti i fattori che causano tensione dei muscoli del collo e della testa possono favorire (non causare) questa cefalea, oltre a fattori emotivi o di altra natura (stress, postura, disturbi mandibolari, abuso di farmaci, ansia, depressione).

Altri fattori di rischio sono invece di tipo genetico, in quanto la cefalea di tipo tensivo può essere un mal di testa con una componente di tipo ereditario.

SINTOMI

Distinguere il mal di testa di tipo tensivo da altre forme, come ad esempio emicrania o mal di testa da cervicale, può non essere facile.

Sia l'emicrania che la cefalea tensiva hanno forme croniche per cui man mano che gli episodi diventano più frequenti, i rispettivi tratti caratteristici tendono a confondersi.

La cefalea di tipo tensivo si manifesta con un dolore tipicamente bilaterale, cupo e persistente, con un senso di oppressione o di pesantezza, descritto come “a fascia”, “cerchio alla testa” o “una morsa che stringe”.

Il mal di testa non è pulsante ma è spesso diffuso in tutto il capo oppure localizzato alla nuca o a livello degli occhi.

L’intensità del dolore è lieve o moderata e, a differenza dell’emicrania, non si aggrava con il movimento o l’esercizio fisico.

Raramente il disturbo impedisce le normali attività quotidiane o si associa a nausea e vomito; può essere presente fotofobia (fastidio alla luce) oppure fonofobia (fastidio ai suoni), ma non in contemporanea.

Gli attacchi di cefalea di tipo tensivo episodica hanno una durata variabile da mezz’ora a sette giorni consecutivi ma nel caso della forma cronica, il dolore ad essa associato può durare anche per 15 giorni o più durante il mese.

Può essere accompagnata da:

  • rigidità ai muscoli della nuca;
  • difficoltà a concentrarsi;
  • manifestazioni ansiose;
  • umore depresso.