Farmaci per il mal di testa in allattamento

Cosa sapere prima di assumerli

Assumere farmaci durante l’allattamento al seno può essere per la neo mamma fonte di stress e preoccupazione. Facciamo chiarezza sul tema, specificando il legame esistente tra emicrania e allattamento per poi spiegare come trattarlo in maniera più appropriata.     

allattamento

Perché è importante allattare al seno?

L’allattamento al seno è la fisiologica prosecuzione del rapporto che si è creato tra te e tuo figlio durante la gravidanza ed un momento ricco di emozioni, che rafforza il vostro legame aiutandovi a conoscervi e a crescere.  

Il tuo latte è l’alimento naturale per il bambino, l’unico che gli permette di raggiungere il suo massimo potenziale biologico: lo nutre in modo completo e lo protegge da malattie e infezioni più frequenti nei bambini alimentati con le formule artificiali. 

Il tuo latte fornisce tutta l'energia e le sostanze nutritive di cui il piccolo ha bisogno nei primissimi mesi di vita e continua a fornirgli più della metà dei bisogni nutrizionali per tutta la durata del primo anno e fino a un terzo del secondo anno di vita. 

Farmaci in allattamento: quali assumere?

Quasi tutti i farmaci passano nel latte materno, ma nella maggior parte dei casi il neonato ne assorbe una quantità molto bassa, che non comporta rischi di effetti indesiderati. 

La quantità di medicinale che passa nel latte dipende comunque da: 

  • tipologia di farmaco; 
  • dose assunta; 
  • durata della terapia. 

Per ridurre la quantità di medicinale presente nel latte può essere utile assumerlo subito dopo una poppata, in quanto il picco ematico (il momento in cui il principio attivo raggiunge la maggiore biodisponibilità nel sangue) avviene tra 1 e 3 ore dall’assunzione orale. 

Assumere un farmaco durante l’allattamento deve essere una tua scelta consapevole, supportata da una corretta informazione. 

Se prendi il farmaco una volta al giorno, fallo dopo il pasto che precede il riposo notturno e, se possibile, lascia trascorrere un intervallo di 3-4 ore tra l’assunzione del medicinale e la poppata successiva. 

In genere, i medicinali che non si possono assumere in allattamento non possono essere prescritti neppure in gravidanza. 

Il farmaco analgesico di prima scelta in gravidanza e allattamento è il paracetamolo.  

Qualora fosse necessario ricorrere ad altri trattamenti analgesicitrattandosi di un periodo delicato, è opportuno fare in ogni caso riferimento al proprio medico.  

Mal di testa in allattamento: cosa fare?

Per curare il mal di testa durante l’allattamento vale quanto indicato in gravidanza.
Inoltre, se tu avessi necessità di cure, interventi o accertamenti sanitari, puoi nella maggioranza dei casi continuare tranquillamente ad allattare dopo averne controllato la compatibilità con il tuo medico o con uno dei centri specializzati sulle informazioni relative ai farmaci.  

Mal di testa ed emicrania in allattamento: che legame c’è?

Il mal di testa post parto è un disturbo abbastanza comune che si verifica in circa il 30-40% di tutte le donne, non solo in quelle già affette da emicrania.
Le cefalee dopo il parto sono fortemente associate alla presenza di una storia precedente o familiare di emicrania e, per la maggior parte, sembrano verificarsi durante la prima settimana conseguente alla nascita del bambino.

Inoltre, circa la metà delle donne che sperimentano un miglioramento dell'emicrania durante la gravidanza hanno recidive del loro normale schema di emicrania poco tempo dopo il parto.
L'influenza dell'allattamento al seno sul decorso del mal di testa e dell'emicrania nel puerperio non è però stata ancora stabilita.
Sono ancora pochi gli studi sull'argomento e, alcuni di essi, indicano che l'allattamento al seno impedisce il ripetersi dell'emicrania probabilmente perché mantiene stabili i livelli di estrogeni.  

Mal di testa in allattamento: i rimedi non farmacologici possono aiutare?

Alcuni approcci non farmacologici possono aiutare a prevenire o a migliorare la sintomatologia del mal di testa durante gravidanza e allattamento: 

  • condurre uno stile di vita sano (ad es. mangiare pasti regolari, dormire regolarmente, smettere di fumare o in ogni caso ridurre l’assunzione di nicotina) 
  • praticare esercizio fisico aerobico e terapia fisica 
  • gestire il dolore con approcci di tipo psicologico (con tecniche di rilassamento e gestione dello stress e terapia comportamentale) 

Le tecniche di rilassamento e di biofeedback hanno unefficacia specificamente dimostrata in gravidanza e in allattamento. 

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